SCUOLA MEDIA MICHELANGELO BUONARROTI - CARRARA 2018
progettista: Arch.Francesco Mottini.
collaboratore: Arch.Besnik Kazazi.
Lo sviluppo del Concept parte da una approfondita analisi storica del territorio, coadiuvata da immagini di repertorio, testimonianze bibliografiche e personali che si sono raccolte tra gli abitanti di Marina di Carrara.
Storicamente fino alla fine degli anni ’60 vaste zone poste a ridosso della linea costiera a livello ambientale e geomorfologico si presentavano come una continuazione dell’arenile. Tali aree di cui oggi non vi più traccia venivano identificate in dialetto Carrarese come“renone” da arenile.
Questi spazi selvaggi sono stati pian piano eliminati costruendovi sopra fabbricati di ogni genere e tipo. Nella generazione degli oggi sessantenni e dei loro genitori se ne mantiene ancora un vivido ricordo poiché tali aree venivano usate come spazio di gioco e di socializzazione tra i ragazzi.
L’idea è quella di ricreare l’elemento perduto del “renone” e ricollegarlo alle nuove generazioni per evitare che si perdi questa importante testimonianza della nostra storia territoriale e sociale.
Il “renone” è stato ridisegnato sotto forma di duna artificiale nella piazza della scuola e sarà terreno di gioco, di nuove relazioni sociali e di scambio tra persone. Si è pensato all’edificio della scuola come ad un onda che si infrange sulla battigia, una nuova onda, ventata di modernità e nuova linfa.
L’onda simboleggia l’irrompere di un nuovo modello scolastico e sociale che speriamo possa diventare landmark centrale degli abitanti di questo magnifico territorio Apuano.
Il verde è stato trattato con accuratezza e razionalizzato, sono state mantenute le alberature di pino marittimo piantumate a est del lotto, e ne saranno piantumate altre lungo il terreno posto a nord della scuola.
Storicamente fino alla fine degli anni ’60 vaste zone poste a ridosso della linea costiera a livello ambientale e geomorfologico si presentavano come una continuazione dell’arenile. Tali aree di cui oggi non vi più traccia venivano identificate in dialetto Carrarese come“renone” da arenile.
Questi spazi selvaggi sono stati pian piano eliminati costruendovi sopra fabbricati di ogni genere e tipo. Nella generazione degli oggi sessantenni e dei loro genitori se ne mantiene ancora un vivido ricordo poiché tali aree venivano usate come spazio di gioco e di socializzazione tra i ragazzi.
L’idea è quella di ricreare l’elemento perduto del “renone” e ricollegarlo alle nuove generazioni per evitare che si perdi questa importante testimonianza della nostra storia territoriale e sociale.
Il “renone” è stato ridisegnato sotto forma di duna artificiale nella piazza della scuola e sarà terreno di gioco, di nuove relazioni sociali e di scambio tra persone. Si è pensato all’edificio della scuola come ad un onda che si infrange sulla battigia, una nuova onda, ventata di modernità e nuova linfa.
L’onda simboleggia l’irrompere di un nuovo modello scolastico e sociale che speriamo possa diventare landmark centrale degli abitanti di questo magnifico territorio Apuano.
Il verde è stato trattato con accuratezza e razionalizzato, sono state mantenute le alberature di pino marittimo piantumate a est del lotto, e ne saranno piantumate altre lungo il terreno posto a nord della scuola.