MUSEO LINGUA PORTOGHESE - BRAGANZA 2017
progettisti: Arch.Francesco Mottini, Arch.Besnik Kazazi
Mantenere inalterata la volumetria e la tipologia dei Silos in quanto landmark della città di Braganza. L’intervento è volto alla loro riqualificazione e alla loro valorizzazione come nuovo fulcro attrattivo della comunità.
Viste le caratteristiche architettoniche dei silos e il loro sviluppo verticale, si è pensato di creare un nuovo concept: solitamente gli spazi museali si percorrono orizzontalmente in un susseguirsi di spazi e volumi enfatizzati da differenti ambientazioni.
l nuovo MLP va oltre… Il percorso espositivo aggiunge una nuova dimensione oltre gli assi x e y, una nuova spazialità questa volta sull’asse z. La struttura originaria del vecchio EPA è composta da due solai principali: uno a piano terra e uno a piano attico con un vuoto interposto di circa 40 mt. L’esperienza sensoriale collegata al vuoto e la percezione della loro spazialità è tema centrale del nostro progetto. Si è voluto enfatizzare questa percezione volumetrica e utilizzarla come elemento espositivo all’interno del percorso museale.
Oltre i silos sono presenti nel lotto anche altri fabbricati, tra cui alcune superfetazioni, una tettoia metallica e un edificio di pianta rettangolare posizionato a 14 mt lato nord dei silos. Quest’ultimo ha una volumetria di circa 5.500 mc che lo rende perfetto per l’installazione dell’auditorium. L’idea è quella di preservare la struttura andando a mantenere i paramenti murari perimetrali e costruendo una nuova struttura portante adeguata al nuovo utilizzo. In fine l’auditorium si veste di un nuovo guscio con geometria curvilinea in perfetto accordo con le forme dei silos ma realizzato in policarbonato opaco, questo materiale lo rende traslucido quasi impalpabile e durante le ore notturne diventa una lanterna, un faro del sapere e della conoscenza.
Viste le caratteristiche architettoniche dei silos e il loro sviluppo verticale, si è pensato di creare un nuovo concept: solitamente gli spazi museali si percorrono orizzontalmente in un susseguirsi di spazi e volumi enfatizzati da differenti ambientazioni.
l nuovo MLP va oltre… Il percorso espositivo aggiunge una nuova dimensione oltre gli assi x e y, una nuova spazialità questa volta sull’asse z. La struttura originaria del vecchio EPA è composta da due solai principali: uno a piano terra e uno a piano attico con un vuoto interposto di circa 40 mt. L’esperienza sensoriale collegata al vuoto e la percezione della loro spazialità è tema centrale del nostro progetto. Si è voluto enfatizzare questa percezione volumetrica e utilizzarla come elemento espositivo all’interno del percorso museale.
Oltre i silos sono presenti nel lotto anche altri fabbricati, tra cui alcune superfetazioni, una tettoia metallica e un edificio di pianta rettangolare posizionato a 14 mt lato nord dei silos. Quest’ultimo ha una volumetria di circa 5.500 mc che lo rende perfetto per l’installazione dell’auditorium. L’idea è quella di preservare la struttura andando a mantenere i paramenti murari perimetrali e costruendo una nuova struttura portante adeguata al nuovo utilizzo. In fine l’auditorium si veste di un nuovo guscio con geometria curvilinea in perfetto accordo con le forme dei silos ma realizzato in policarbonato opaco, questo materiale lo rende traslucido quasi impalpabile e durante le ore notturne diventa una lanterna, un faro del sapere e della conoscenza.